Buongiorno e buon lunedì di Agosto. Come avete passato il weekend di Ferragosto? Io, per qualche giorno, mi sono concessa una semi pausa dal web, ma da oggi si ricomincia, e sono pronta per settembre, fra sfilate, outfit alternativi e quelle prime, piacevoli giornate fresche in cui indossiamo le prime magliette a maniche lunghe. Con settembre riprende anche la mia vita universitaria, i corsi, gli esami e quindi lo studio (che, a dirla tutta, ho già ripreso).
Quello di oggi è un ultimo sguardo alle vacanze passate, alla Sicilia insieme alla mia amica Gaia, tutti quei momenti immortalati dai nostri cellulari, fra smorfie, risate e tanto mare e cibo! A partire dalla prima foto, che ha una sua storia, divertente, abbiamo trovato la luce giusta per delle smorfie avanti al banco frigo dei formaggi, ebbene sì. In Sicilia ho amato la colazione più di qualsiasi altro pasto della giornata, la brioche e la granita, vorrei poter continuare a far colazione così per tutti gli ultimi giorni d’estate. Ho amato quei luoghi segreti che mi ha portato a conoscere Gaia, fra scalinate nei prati in stile british e poi il mare, al tramonto. Per non parlare poi della nostra splendida giornata all’isola di Vulcano: prima tappa i fanghi allo zolfo, bagno in mare, e poi una deliziosa pausa pranzo con il pane Cunzatu tipico del posto, l’ho adorato. Ho vissuto, insieme a Gaia, 5 intensi giorni a bordo di uno scarabeo, occhiali da sole, casco e vento fra i capelli, per me una prospettiva nuova per vivere i luoghi, passando lungo mare, nelle zone panoramiche di giorno, al tramonto o la notte. Le nostre serate sono state una diversa dall’altra, siamo state a ballare, ad aspettare di vedere le stelle cadenti, al castello, a cena in un locale sul mare e a casa di amici, su un bellissimo terrazzo in stile coloniale che affacciava sul mare. E, filo portante delle mie giornate in Sicilia, ho riscoperto le mie origini siciliane, il mio bisnonno era di Catania ed ho conosciuto altri Musco alla ricerca di un qualche collegamento nell’albero genealogico, ma questa poi è tutta un’altra storia.