Ho chiuso la valigia a Rio de Janeiro il 4 marzo, una valigia ricca di emozioni che mai nessun viaggio prima di questo mi aveva dato, e non è una di quelle frasi fatte che si scrivono ad ogni ritorno. No, il Brasile ti lascia quella energica voglia di voler tornare in quei luoghi, fra quelle persone, fra quei profumi di frutta, quei colori tropicali. Probabilmente avrei dovuto trovare il modo di pubblicare live i miei post per trasmettervi l’emozione e l’energia di quelle giornate, oggi c’è un po’ di quella malinconia che si vive quando parti dall’estate colorata e rumorosa di Rio de Janeiro e torni in un grigio inverno italiano, quando sei qui a casa, scombussolata dal fuso orario, dal jet lag e dalla guaranà e sai che una parte del tuo cuore è rimasta lì, fra maschere e decorazioni, durante le passeggiate sulle spiagge dalla sabbia bianca, mangiando in churrascheria e assaggiando capirinha. Ora sono in Italia e quello che posso raccontarvi sono i miei ricordi, ancora vividi, le canzoni portoghesi che ancora canticchio, il mio grazie che da ora ai prossimi mesi sarà “Obrigada”. Ma vi racconto dall’inizio. Sono stata contattata per questo viaggio ad ottobre e riuscire ad aspettare febbraio è stato difficile, il Brasile è sempre stato uno di quei luoghi per me ricchi di fascino, di quelli che ti conquistano a distanza anche solo attraverso le immagini, quando sono stata scelta come blogger italiana per il “Projeto Carnival” è stato un momento emozionante. Grazie a Brazilian Footwear ho avuto la possibilità di conoscere la cultura del Brasile, di vivere uno degli eventi più spettacolari di tutto il mondo, il carnevale di Rio de Janeiro ed ho avuto modo di incontrare anche la realtà della moda brasiliana, soprattutto di conoscere le nuove collezioni dei brand brasiliani. Un’esperienza unica. Siamo partiti da Roma (io e mio fratello) il 25 Febbraio, prima tappa del nostro viaggio San Paolo, dove abbiamo conosciuto il gruppo con il quale avrei condiviso questa esperienza Catherina Villota e Maria del Pilar Castano per la Colombia, Olivia Lopez e Michael Pagan per gli Stati Uniti e le nostre “tutor” in questa esperienza Caroline Monalisa Santos e Roberta Ramos che ringrazio per la simpatia, la disponibilità e per la loro capacità di essere riuscite a farci sentire sempre a casa. San Paolo è quel genere di città che non ti aspetti in Brasile, almeno per me è stato così, molto industriale, il centro economico del Paese, fra grattacieli di specchi e strade immerse nel traffico, il mio luogo preferito il parco Ibira Puera, un angolo di paradiso in città. A San Paolo abbiamo avuto modo di scoprire un po’ della moda brasiliana soprattutto in fatto di scarpe, da Dumond, Melissa a Jorge Bischoff, osservando le nuove collezioni, provando i modelli e scegliendo le nostre preferite, su facebook avete già visto quali ho scelto io! Dumond ha uno stile unico, particolare, qualcosa che fonde la cultura brasiliana a quella europea, adatto ai nostri gusti, ma diverse da essere uniche, sono in assoluto i modelli autunnali che ho preferito. Melissa ha quel gusto da fiaba, fra scarpe in gomma al profumo caramellato e modelli che ricordano una moderna Alice nel Paese delle Meraviglie, non potevo lasciare il Brasile senza il mio modello preferito a cuore. Jorge Bishoff, infine, propone stivali alti al ginocchio, sandali stringati, fantasie animalier e scarpe rosse in vernice, le mie preferite. San Paolo ci ha regalato questo e tantissimo altro. Il mio momento preferito, la passeggiata al mercato, il profumo della frutta tropicale, vivere la città non come se fossimo turisti, ma mischiarci alla gente, assaggiare il Pastel di carne al mercato, uno dei loro piatti tipici, bere succhi di anguria sempre, a colazione, pranzo e cena, godersi le intense giornate di sole, vivere davvero il Brasile, incontrare le persone, ringraziare in portoghese, ballare la samba, sentirsi così lontani da casa, ma a casa. Questo è solo il primo racconto, un po’ delle emozioni che mi hanno accompagnata in questi giorni. Obrigada. Grazie. A chi ha reso possibile questo viaggio, a chi mi ha pensata adatta per trasmettervi un po’ di queste emozioni, grazie al fantastico gruppo che mi ha accompagnata in questo viaggio e alle persone che lo hanno reso unico e speciale. Obrigada Brazil.