‘Prendi un giorno, il più bello che possiedi, ha il colore, che non dimenticherai mai’ cit. E’ per te – L’Aura
Non so se vi è mai capitato di avere un ricordo vivido. Uno di quei ricordi di cui riesci a percepire i dettagli: che musica stavi ascoltando, che scarpe indossavi, o qual’era la sensazione che provavi. Se dovessi ricordarmi di Hong Kong, avrei uno di quei ricordi davvero vividi nella mente: la sera, sul terrazzo, dopo cena. Era la prima sera, mi ricordo la sensazione di essere lì, così in alto, circondata da luci e palazzi, mi ricordo come fosse adesso, la sensazione dell’aria caldissima ed umida che si sposta e si appiccica, al viso, ai capelli, ai vetri appannati fra aria condizionata ed umidità, la fronte e le guance sempre lucide, e poi mi ricordo una città vibrante, la sua musica, il traffico, i cocktail, la magia, l’energia. Io da Hong Kong sono tornata entusiasta, perché è stata tutto quello che non mi aspettavo.
Hong Kong cosa vedere – di giorno
Pagine di un diario scritto in viaggio
Questa cosa di avere un diario di viaggio di pagine sottili da sfogliare, ed inchiostro da accarezzare pensando al momento in cui quei caratteri nero su bianco hanno preso vita mi piace molto. Pensare che avevo sempre sognato una vita così, fatta di cose da raccontare, di esperienze da scrivere, trovare le parole giuste, quelle che ti sfiorano il cuore. Hong Kong è stata la seconda tappa di un viaggio davvero bello vissuto insieme a Cathay Pacific, e alla filosofia della LifeWellTravelled. In Italiano non saprei esprimerla in modo diretto, ma in poche parole, io vi direi quella vita in viaggio che vale la pena di essere vissuta, perdendo l’orientamento e lasciando a casa pregiudizi e vivendo appieno un luogo, le persone, il suo cibo e le sue usanze. La prima tappa del viaggio è stato il cuore della Cina, Chengdu, QUI, vi lascio il post per curiosare.
Il mio racconto inizia fra le strade di Wai Chan Market, un immenso mercato in cui perdersi, in tutti i sensi. La disorientante sensazione di non riuscire a leggere e comprendere nulla, assaggiare zuppa di serpente appena riscaldata passeggiando fra le strade affollate. Sentire un chiacchiericcio incomprensibile di una lingua affascinante. Hong Kong è particolare, è molto occidentalizzata nonostante la sua anima assolutamente asiatica. Il cielo è grigio, l’aria umida si incolla alla pelle, i profumi si susseguono e sono intensi ed Hong Kong è così simile e allo stesso diverso dalla Cina che ho conosciuto finora che questa cosa mi sorprende.
La magia di questa New York asiatica sono i suoi stridenti contrasti. I suoi altissimi palazzi come immense scatole di vetro e cristallo che luccicano al sole e brillano illuminati di notte e i piccoli templi, bassi. Il caos del traffico, delle persone, del chiacchiericcio confuso di lingue, suoni e persone ed il silenzio, dei suoi luoghi di culto. E’ qui che, guardando queste foto, riesco a percepirlo ancora sui capelli quel leggerissimo vento di un ventilatore nell’angolo che ci salva dal calore e dall’umidità esterna. Quella piacevole sensazione di vento che spettina i capelli, i pensieri e le preghiere appese alle lanterne. Un tempio silenzioso, un profumo pungente di incenso e preghiere, lì, nel cuore della città. E come ogni viaggio, ed ogni esperienza ho vissuto qualcosa di un altro paese ed un’altra lingua, una donna del tempio che ha raccontato il mio viso ed il mio futuro, mi ha detto che sono una donna forte, una di quelle donne che prende decisioni importanti, che mi sposerò ed avrò quattro figli, per non dimenticare lo segno qui, in questo post, storie raccontate in cantonese, tradotte in inglese da un cinese ad una cinese che ci ha raccontato tutto in Italiano. Un giorno vi dirò se le profezie di questo tempio sono affidabili 😛
Dicono che il cibo cinese migliore lo puoi provare solo ad Hong Kong, noi abbiamo fatto una pausa da Duddell’s, io ve lo dico, un pranzo così, cinese, non l’ho mai provato. Ravioli soffici, consistenze e trasparenze di cibo mai viste in Italia, ‘budinosità’ concedetemi il termine e sapori che non hanno nulla del ‘cinese’ assaggiato in Italia.
Hong Kong cosa vedere, di notte
Credo che ciò che ho apprezzato di più di Hong Kong è la sua vita notturna. E’ una città in cui ho percepito quella piacevole elettricità che ti da la sensazione di poter conquistare il mondo, in una notte. Quando le luci si accendono su Hong Kong, quando la città brilla ed il cielo diventa nero come l’inchiostro, credo che sia quello il momento in cui scoprire la Hong Kong che mi ha conquistata. Le strade affollate, i locali, la musica, capelli rosa, ciglia finte, musica che fa vibrare le pareti, lenti colorate ed occhi chiarissimi, luci,luci ed ancora luci. Da non perdere una fermata al Sevva, al 25esimo piano, lì dove vedrete la magia di un Hong Kong che risplende nella notte mentre il traffico luminoso sfreccia. Una vista da togliere il fiato ed uno dei locali più consigliati per un cocktail con vista, Sevva Prince’s Building, 10 Chater Rd.
The Upper House Hotel Benvenuti nel mio studio 80, ad Hong Kong, uno scrigno di vetro con vista sulla città.
Io, questa voglia di viaggiare, questo entusiasmo, questa energia nonostante la stanchezza non vorrei perderla mai. Cambiare fuso orario così come le lenti a contatto giornaliero, vivere di pancia tutte le sensazioni e lasciarsi raccontare una storia, da ogni città. E’ una vita che ti disorienta che ti porta da una parte all’altra del mondo e ti mostra come le cose siano così diverse e così uguali. Tornare alla realtà è un momento di passaggio, in attesa della prossima partenza, in cui prepari la valigia, il cuore e la testa a cambiare, a guardare con occhi diversi. Il prossimo viaggio è già all’orizzonte, la vedo già così vicina, la mattina del 9 settembre in cui volerò in Israele, e come dice Cesare Cremonini mi piacere ricordarmi ‘Buon viaggio, che sia un’andata o un ritorno..’