Falkensteiner Schladming:
la mia esperienza in Austria
Falkensteiner Schladming e la mia esperienza in Austria alla fine di marzo. La verità è che quando fai una gita in montagna alla fine di marzo non sai ancora bene cosa aspettarti, se gli ultimi momenti di un gelido inverno, oppure le prime tiepide ed avvolgenti giornate primaverili. Noi abbiamo trovato un vero e proprio limbo, una terra di mezzo, lì dove si incontrano autunno ed estate, essere sulla neve e sciare a maniche corte, fare il bagno in costume nella piscina riscaldata all’aperto, sdraiarsi in sdraio in accappatoio assaggiando mele rosse. Della mia esperienza in Austria, ricordo prima di tutto questa sensazione di contrasto. Siamo partiti da Milano, destinazione Schladming oltre 600 km in auto, siamo giunti a destinazione dopo circa 7 ore, fra una sosta ed un’altra. Il nostro arrivo, più o meno al tramonto, quando ti senti in montagna e a quell’ora hai voglia di una cena calda, plaid e dormire, per almeno due giorni. Arriviamo nel nostro hotel il Falkensteiner di Schladming . Una sensazione è subito chiara: è come sentirsi a casa. Personalmente amo gli ambienti di montagna e l’atmosfera nordica, amo i suoni morbidi quando ci si trova circondati dal legno, mi piacciono le ampie vetrate che affacciano sulle montagne ed i tessuti sempre morbidi e caldi. L’inverno lo immagino così, e l’inverno per me, insieme ad un tè caldo ed un plaid significa casa. Schladming, poi, è un piccolo paesino austriaco in cui la mattina ti risvegli con il rintocco delle campane, sei circondato dal verde, passeggi a piedi e c’è silenzio, quel tipo di silenzio che ti avvicina a tutti i tuoi pensieri. Come immaginare una giornata in montagna, a marzo. Risvegli lenti e colazione in camera (concedetevela almeno un giorno, quando siete in vacanza, ha tutto un altro sapore) in ogni caso l’offerta che troverete al Falkensteiner è davvero ampia. Spesso, quando sono in viaggio, la mia scelta ricade su pane tostato e bacon caldo, sì, tutte le mattine, è il mio rito di inizio e mi ricorda che non sono a casa. Potete poi, durante la giornata, scegliere di passeggiare alla scoperta dei dintorni, potete optare per una giornata di scii e snowboard oppure potete optare per una giornata in Spa. Ovviamente, durante la mia permanenza a Falkensteiner mi sono concessa un’intera giornata fra bagno turco, sauna e soprattutto bagno in piscina riscalda a 30° gradi (all’aperto) con vista sui monti. Della mattinata in spa ricordo il sapore dell’acqua aromatizzata al cetriolo, delle mele rosse che ho sgranocchiato avvolta in accappatoio sotto il sole di marzo e ricordo il relax dell’idromassaggio.
In alternativa, se il relax pacato e silenzioso in hotel non sia sufficiente per voi, a pochi passi a piedi potete raggiungere il luogo perfetto per sciare o per andare in snowboard. Ok, personalmente amo la montagna, ma non sono pratica in nessuno sport invernale, oserei dire che non sono pratica in nessuno sport nonostante spesso io ci provi, quindi, se anche come me, non siete pratici e non avete l’attrezzatura adatta potrete comunque fare una fermata nel punto InterSport per noleggiare la vostra attrezzatura per un giorno o più giorni.
Prendete nota di questo luogo: Malga Sonnenalm perché il rifugio dove ci siamo fermati per cena e mi ha letteralmente conquistata. Il mio appuntamento con il mondo, ormai lo sapete, è il tramonto, se vi siete sintonizzati solo adesso posso facilmente riassumermi le mie, non saprei come descriverle se non ‘fissazioni’ amo il Natale, sono alla ricerca dell’aurora boreale e mi incanto davanti ai tramonti. Quando sono da qualche parte del mondo, in particolare in mare o in montagna ed ho una vista sul tramonto, ogni volta mi chiedo perché io non decida di mollare tutto e vivere in un luogo così, immersa nel silenzio, con il rumore del vento o del mare. Poi, per fortuna (o forse no) ritorno alla realtà delle cose che amo. Non accade in tutti i luoghi questo imprinting ma è accaduto a Sonnenalm, sorseggiando birra, al tramonto, con musica in filodiffusione cielo color marshmallow e panche di legno dagli intagli a cuore. Il ricordo che ho di questa serata è surreale. Ricordo l’aria fredda e pungente della sera, le mani avvolte nel maglione, una ciotola calda ed i canederli (che ho imparato ad amare) pane, burro, uovo, farina, pepe nero, noce moscata, cipolle, latte, speck, prezzemolo ed erba cipollina, il tutto magicamente avvolto e amalgamato servito poi in brodo, per me ha il sapore dell’inverno. Immaginatelo quel sapore, poi immaginate il profumo, e poi immaginate una baita di legno, con proprietari folli, pensate ad una serata di rompicapo serviti a tavola insieme alla cena, ad enigmi da risolvere, a chiodi da colpire ed inchiodare in tronchi in un solo colpo, poi pensate ad una fisarmonica ed una canzone in tedesco, una di quelle che ad ogni parola corrisponde un gesto o un’azione, bere sul tavolo, bere sotto il tavolo, alzare il tavolo. Ecco, una serata in cui ridi tanto e non sai neanche perché e non ti ricordi perché non ridevi da così tanto tempo. Ecco, le serate più belle sono quelle in cui ti fanno male le guance (dal ridere!).
Per tutte le informazioni in più potete scrivermi o visitare il sito dell’ente turismo ai seguenti indirizzi