Jamaica cosa vedere, dove mangiare, i miei luoghi preferiti

Jamaica cosa vedere, dove mangiare

È in assenza di wifi che sono davvero sintonizzata, con me stessa. Ho sempre sostenuto (ne sono ancora fermamente convinta) che alcune cose destinate a noi trovano il modo di raggiungerci, Non importa dove, non importa quando. In più, ho sempre pensato che non esistono le coincidenze e che alcuni segnali intorno a noi hanno solo bisogno di essere colti e interpretati. Ho dei riti nella mia non routine, come quello di fermarmi in Feltrinelli prima di ogni partenza in treno. Arrivo in stazione centrale sempre in anticipo, faccio una passeggiata, leggo, sfoglio libri, apro il libro delle risposte, a volte acquisto, altre no. Non leggevo con calma da tempo, un po’ perché a volte prendo tutto troppo sul serio e mi sembra non aver tempo, un po’ perché quando mi dedico pause di ‘storie’ da vivere affondo i pensieri in Netflix. Poi la scorsa settimana ero in Feltrinelli ed un libro mi ha chiamata, letteralmente, dovevo comprarlo. Uno di quei libri in offerta a 9.90 se acquistato insieme ad un altro, quindi, per di più ne ho dovuti scegliere due. Aveva qualcosa di particolarmente familiare ‘cosa succede se non cogli quell’attimo e in seguito non ti si ripresenta più?’ La mia filosofia riassunta in una quarta di copertina. Acquistato. Sono in aereo, partenza, decollo, lettura. Pag. 352, in volo.
Ah, sono arrivata in Jamaica, l’aria profuma d’estate, ho assaggiato una Jamaican apple e sono pronta ad un nuovo viaggio, ma questa è un’altra storia. Iniziamo dove comincia ogni viaggio, un lungo volo aereo, un libro, nasi e occhi che pizzicano, tanta aria condizionata, cuscino, coperta e calzini fermata a Cuba e poi in viaggio verso la Jamaica. Nessuna connessione internet, una stanchezza stratificata in 24h e voglia di affondare in un letto king size. Il risveglio, il fuso orario, nessuna connessione ed io che riesco ad essere online solo ora, una grande fortuna, perché ho fotografato con gli occhi.

  1. Rafting Martha Brae

Martha Brae è un fiume giamaicano color smeraldo che serpeggia nella vegetazione. Il dondolio di una zattera di bambù, un rumoroso silenzio, i movimenti dell’acqua, le foglie, lo scintillio del sole, il sapore dolce del succo di cocco. La pace. La mia Jamaica ha avuto questo riposante, disconnesso, inizio. Un rilassante rafting sul fiume Martha Brae, acqua e vegetazione verdissima, una natura sfrontata, come quella dei film di avventura, fra alberi e liane. Il silenzio. Il sole che occhieggia, di tanto in tanto nel verde fittissimo ed una fermata, lungo il fiume, per prendere un cocco e berlo. Il mio rafting su Martha Brae ha un sapore dolcissimo, fresco, di cocco.

  1. Scotchies

Una pausa pranzo da Scotchies è d’obbligo se siete in zona. Gli odori ed i colori cambiano. È un posto molto famoso ed è frequentato tanto dai Local (di solito è ciò che mi piace di più) l’odore è quello di carne arrostita, appetitosa. Abbiamo un tavolo rotondo in legno, un ombrellone di paglia e spicy chiken and pork, e come ci ricorda Lisa, la rappresentante jamaicana dell’ente Turismo in viaggio con noi, in Jamaica è tutto a little bit spicy, che tradotto vuol dire che è tutto molto molto (non a little bit) piccante.

Ci siamo spostati e siamo a Port Antonio, sono in una casetta dal tetto in legno che affaccia su giardino e poi vista sul mare. Questa notte ha piovuto, ho sentito il picchiettare intenso dell’acqua sul tetto in legno, mi sono svegliata e mi sono ricordata dove ero (a volte mi capita che al risveglio non sono certa del luogo in cui mi trovo) le tende aperte, una vegetazione fitta, ti sembra di essere in una foresta, io, intanto sono ancora nel letto, avvolta dalla zanzariera, la mia aria condizionata in più non funziona e l’aria umida si appiccica alla pelle, per di più un mosquitos proprio ieri mi ha punta sulla palpebra ed ora ho un occhio un po’ gonfio, ecco, alcuni racconti vanno fatti così, reali, intensi, in modo che possiate immaginare tutto.

  1. Falmouth food tour

Falmouth, uno dei luoghi autentici della Jamaica, dove incontri davvero la popolazione, passeggi nel loro mercato o ti fermi a mangiare in una piccola rosticceria frequentata da local. Una passeggiata a Falmouth attraverso i suoi sapori. Ci fermiamo ad assaggiare acqua di cocco e cocco jelly, ecco per me questo viaggio ha questo sapore dolce, particolare di cocco, un tipo di sapore che in Italia è diverso. Ci fermiamo per pranzo, in un luogo assolutamente Local, semplice, assaggiamo il nostro patty coccobread ma assembliamo un panino dal sapore dolce ed una pastella di carne speziata avvolta in una sfoglia (fritta, credo) buonissima, per me è stato amore a primo assaggio. 2.50 dollari americani ed il pranzo Local è servito. Ripartiamo, per una sosta successiva ed un assaggio di Soursop, è un frutto verde, all’interno bianco, filamentoso e quando lo assaggi ti sorprende perché non è un sapore familiare, nessun frutto che io conosca potrebbe essere paragonato al soursop, fresco, dissetante, fibroso ma dolcissimo.

  1. Reach Falls

In pochi altri posti ho ‘sentito’ il luogo in questo modo. Nella sfortuna, la fortuna: vivere le Reach Falls con la pioggia è stata una delle esperienze di viaggio che ricorderò di più. Si raggiungono in auto, fra strade in cui la natura è protagonista, in modo selvaggio, non per nulla è la zona che è stata set di alcuni dei film di Tarzan, solo per lasciarvi immaginare ciò che ci siamo trovati davanti. Verde, ovunque, liane, radici, foglie immense e poi le cascate, e poi la pioggia nel palmo delle mani. Avevo gli occhi chiusi, l’acqua era calda e sentivo la pioggia, sul viso sulle mani e poi i colori sono quelli che raramente riusciamo a vedere, sembrava un film il paesaggio che ci circondava perché sono quei luoghi difficili da immaginare, al di fuori di una pellicola di un film, ricordo di aver detto ad Elisa ‘questo momento, lo ricorderemo sempre’. E sarà così, perché come dimentichi il bagno alle cascate con un temporale jamaicano? Come dimentichi l’arrampicata lungo la parete della cascata, scalza, sotto la pioggia fino ad una polla di acqua smeraldo? Le nuotate contro la forza della corrente, il percorso a piedi, scalza, fra rocce, pietre, natura? Non mi sono chiesta se ci fossero insetti, terra, sabbia, radici o pietre abbiamo seguito i Local in un percorso che a parole è difficile da raccontare. Stra consigliate.

  1. Boston Beach

Boston Beach è una delle spiagge preferite dai surfisti ed è stata anche un po’ la mia. Non è una spiaggia immensa, non è affollata ed è sicuramente come non si ci aspetta una spiaggia caraibica. Poca sabbia, onde, palme, un’altalena spartana sulla quale sono riuscita a salire grazie all’aiuto di un local e poi dondolare lì, fra un cielo cupo e affascinante, le onde ed il verde. Ma mi faceva sentire in contatto con la Jamaica autentica, non una sosta turistica.

  1. Una sosta da Woody’s Restaurant

‘Let it go’ a cena, da Woody’s un ristorantino casual e local, famoso per i suoi hamburger e veggie burger. Quando parlo di ristorantino intendo una casetta di legno bianca e verde menta, una finestrella che affaccia sul gazebo in cui abbiamo mangiato, in bambù bianco, con dipinti di mare e palme, immerso nel verde. Eravamo a lume di candela, in un posto semplice, con un’incerata e una tovaglietta a fiori a mangiare Hamburger e a bere Ginger beer artigiale immersi nel suono dei grilli. Ma tutto questo, tutto questo non è importante. Non vi dirò che sapore aveva l’Hamburger perché in quel luogo si assapora altro. Abbiamo conosciuto Woody, che ha iniziato a cantare a battere le mani, e poi ci ha detto ‘Lasciate andare, qui (indicando il petto) non c’è lo spazio sufficiente per ciò che dovrebbe contenere, quindi lasciate andare. Ridete, cantate e let it go’ qualcuno ieri ha detto i jamaicani hanno un bagaglio leggero e bisognerebbe vivere così. Non sono mai stata una buona forchetta, ma spesso il cibo, in questo viaggio ha assunto un ruolo fondamentale, dai sapori alle persone incontrate. Woody’s un ristorante semplice dove assaggiare il miglior burger e veggie burger si è guadagnato un posto speciale nel mio cuore. Bianco, verde menta e frasi motivazionali ‘è carino essere importanti, ma è più importante essere carini’ uno di quei luoghi in cui svegliarsi positivi.

Scrivo e sono in auto, scrivo e mi guardo intorno, siamo per la prima volta in una highway, solitamente abbiamo percorso piccole strade che serpreggiavano nella natura, Abbiamo seguito strade puntellate di gazebo colorati, arancio, giallo, verde smeraldo, azzurro, sempre colori accessi, frasi motivazionali e persone sorridenti. Lungo le strade le persone camminano a piedi, portano sacchi o cesti sulla testa, hanno dei gazebo colorati e vendono frutta o vendono bibite. Ha piovuto, tanto, inesorabilmente ed è stato bellissimo. Bellissimo essere in case dal tetto di legno e sentire la pioggia scrosciante, bellissimo essere alle Reach Falls e sentire la pioggia nel palmo delle mani.

  1. Tazza di caffè sulle Blue Mountains

In una sola parola affascinante. Ho il ricordo di una finestra, ai Caraibi, a 1300 m di altezza. Le nuvole entravano dalla finestra mentre l’aria profumava di caffè appena preparato. È il più buono, quello delle Blue Mountains, se siete appassionati di caffè dove assaggiarlo, è uno dei più pregiati al mondo. Vi consiglio una tappa all’Old tavern Coffee dove viene prodotto il miglior caffè di qualità Blue Mountains.

Riusciranno i nostri eroi? Non ci crederete mai, ma io, proprio io, campionessa di pizza da asporto sono arrivata in Jamaica per cucinare. Sì. Abbiamo preparato uno spicy pollo, preparato il pane dolce, la salsa di cocco con le verdure ed un contorno con callalloo (come se avessi sempre cucinato jamaicano, se non sapete di cosa sto parlando googlate).
Abbiamo cucinato all’aperto, in una villa immersa nel verde con vista sul mare e ancora ricordo il profumo del pollo, da oggi in poi cucinerò jamaicano. Questa esperienza di viaggio continua attraverso i sapori jamaicani.

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