Weekend lungo in Austria
alla scoperta del Salisburghese
Seguo diversi profili twitter che quotidianamente segnalano il countdown per Natale per trecentosessantacinque giorni all’anno. Ok, adesso molti di voi potrebbero avere un attacco di ansia, mentre siamo ancora a fine agosto e anche io sto scrivendo un post intrecciata al lenzuolo che conserva ‘fresco’ il mio divano con la compagnia del ronzio di un vecchio ventilatore eppure, ogni anno, in qualsiasi momento l’idea del Natale mi affascina immensamente. Lo so, convengo con voi, ho qualche romantico problema che mi fa innamorare di lucine colorate, di ambientazioni di montagna fatate anche a giugno, luglio ed agosto e mi fa vedere la neve come un qualcosa di necessario in ogni favola, però è così, e ci convivo serenamente. Questa piccola promessa è per raccontarvi di un luogo che, alla fine di Giugno, mi ha fatto respirare quella stessa magia nonostante le maniche corte, nonostante il sole, nonostante l’estate. Quattro fra i momenti, i luoghi, le situazioni che mi hanno fatto innamorare del Salisburghese in estate e che vi consiglio di fare.
- Un pit stop culinario in una Malga [le mie preferite Pottinger Hutte – Amoser Alm – Annencafe]
Amoser Alm è la prima Malga dove ci siamo fermati per una piccola pausa rilassante. Erano gli ultimi giorni di giugno, sì, ed io indossavo un maglioncino leggero ed una giacca, siamo stati un po’ sfortunati ci hanno detto, ma nonostante ciò io ho amato la montagna in questa atmosfera anche un po’ autunnale, per me ha più magia. In ogni caso, per tutti voi che amate la primavera e l’estate, sappiate che potrete ritrovare, tranquillamente i vostri familiari 26-28 gradi estivi. Gli ambienti delle malghe sono caldi ed accoglienti, hanno quel qualcosa che ti fa sentire a casa, fra legno intagliato e infusi alle erbe, ho condiviso con i miei compagni di viaggio, cin cin di prosecco alpino ai frutti di bosco. In un luogo così, io mi fermerei a scrivere libri che raccontino storie d’amore e di magia. Il panorama, dalle piccole finestrelle all’interno, non ha eguali.
Pottinger Hutte è stata la nostra seconda esperienza in una Malga. Ci siamo concessi un’ampia, ritardataria colazione. La malga immaginatela così: immersa nel verde, ogni finestra con un ricamo di fiorellini rossi e le imposte intagliate, la casa di Biancaneve nel bosco io la vedrei così. Eravamo in piccoli ambienti, in cui il legno scricchiolava e mi faceva immaginare come in una casa sull’albero. Il tavolo era sotto la finestra, intorno le panche ed un affaccio a scelta fra montagne e cucina. La cucina ti riportava con la mente al passato, le tazze per gli infusi caldi erano appese, fra tende color crema e quadri rossi, il profumo era quello di formaggio e di affettati, ed io lì, lo ammetto, avevo sognato di tornarci a Natale, per guardare i paesaggi innevati.
Annencafe probabilmente è stata la mia preferita fra le tre. Era una casetta in legno dal soffitto alto di travi, finestre grandi con vista sulle montagne e tende romantiche. Ad ogni davanzale c’erano elfi, folletti, pecorelle o cuori intagliati. Il rosso faceva da padrone fra tende, cuscini e dettagli. Fra cuori, rosso, montagne e legno io mi sono sentita a pochi giorni da Dicembre. In Austria, a Gastein l’estate ha un profumo ed un sapore diverso, sa di canederli con burro fuso, ha il sapore morbido di pane, speck e prezzemolo e profuma di noce moscata ed erba cipollina, e per dolce waffel caldi con panna e fragole, perché non dimentichiamolo, siamo in estate!
- Flying Fox e pausa al Kraftwerk Cafè
Una delle cose che dovrete assolutamente fare a Bad Gastein è sorvolare la cascata in Zipline. Io amo, ogni viaggio, quando c’è una particolare esperienza a corpo libero, quando hai la sensazione di volare, quando poco prima di provare l’esperienza hai il cuore in gola e sei lì, a goderti il panorama. Avrete una visuale del tutto nuova lanciandovi con la Zipline. Subito dopo, risalendo a piedi lungo la cascata, vi consiglio una fermata nel davvero caratteristico Kraftwerk Cafè. L’atmosfera è unica, il cafè è realizzato in una vecchia centrale elettrica costruita nel 1914 ai piedi della cascata, ed è fra le più antiche del Salisburghese, l’ambiente e l’atmosfera è davvero suggestiva.
- Salisburgo in Bicicletta
Eravamo a poco più di 500km da Milano e quello che vi consiglio per raggiungere il Salisburghese è un viaggio (in notturna) in treno, con partenza da Milano centrale con fermata alla stazione ferroviaria di Schwarzenbach (come nel nostro caso). E’ piuttosto comodo, vi addormenterete a Milano per poi risvegliarvi direttamente in Austria. Per una visita di Salisburgo, nel periodo estivo, vi consiglio di noleggiare una bici e di godervi i suoi paesaggi costeggiando il fiume Salzach fino al parco di Hellbrunn, ma soprattutto vi consiglio di perdervi, perché ogni luogo lo conoscerete solo quando vi perderete fra le sue strade.
Foto di Federica Maiolo
- Provare e acquistare un tipico abito
Una cosa mi ha incuriosita: ho visto molte persone, di ogni età, passeggiare indossando l’abito tradizionale austriaco, era come fare un salto in un passato non troppo lontano, nonostante gli abiti siano rivisitati in chiave moderna, hanno quel fascino che viene direttamente dal passato. Parliamo di busti rigidi, gonne ampie al polpaccio e fiocchi che cingono la vita. La linea di questi abiti è speciale e vi consiglio, anche solo per curiosità, di provare l’abito tipico e perché no, se vi va, di acquistarlo.
Ogni luogo cambia anima a seconda del periodo dell’anno in cui deciderete di visitarlo, così come ogni luogo avrà un sapore diverso a seconda della predisposizione, in quel momento, che avrete per guardarlo. Io vi consiglio di noleggiare una macchina, di fermarvi a fare una tarda colazione in una malga, di parcheggiare e passeggiare tanto a piedi, di concedervi una giornata alle terme, di fermarvi a mangiare i canederli bollenti, di assaggiare il cioccolato ma anche una birra artigianale, di visitare la città e i dintorni in bicicletta. Ecco, il racconto di un weekend lungo a 500 km da Milano, buon viaggio nel Salisburghese.