Sicilitudine: storie made in sud

Sicilitudine: storie Made in Sud

Solo qualche anno fa, quando ero a Roma, all’università, ho conosciuto la mia coinquilina che sarebbe diventata una delle mie più care amiche, si chiama Gaia ed è di Milazzo ed ogni anno, il mio appuntamento fisso era con la Sicilia. L’appuntamento era quasi sempre ad agosto, da Roma avrei potuto prendere l’aereo per Messina per poi raggiungere Milazzo, ma ogni anno, puntualmente, sceglievo il treno. Non potrò mai dimenticare le mie partenze da Roma verso Messina, in treno, il viaggio più lungo della storia, ma il mio preferito, per me, su quel treno, iniziavo a respirare la sicilitudine che mi mancava tanto durante l’anno. Non so definirla a parole, ma era una sensazione, uno stato d’animo, era una emozione creata da signore di mezza età che ti raccontavano dei loro figli che erano in città, all’università, come se le conoscessi da sempre, fra una chiacchiera e l’altra venivano offerti arancini, cannoli siciliani, cassate. Sembrava di essere in famiglia, e quei vagoni profumavano di dolci, di chiacchiere, di chi si era incontrato per la prima volta, eppure sembrava conoscersi da sempre. Mi ricordo che mi facevano domande, su cosa studiavo a Roma, dove stavo andando, se avevo fame. Anche se non ero io ‘a scendere’ a casa, su quel treno respiravo quell’aria di casa che a Roma un po’ mi mancava, quella che respiravo sul treno era un’atmosfera di generosità ed accoglienza che per me solo la Sicilia sa raccontare.  Qualche mese fa ho incontrato Birra Messina, al supermercato, e questa volta a Milano, perché da circa quattro anni vivo qui, mi ha riportato alla mente tanti ricordi, mi ha ricordato tutti i valori che io associo alla Sicilia (e ai siciliani) la convivialità, la generosità anche a prima vista, l’entusiasmo, mi ha riportato alla mente posti della Sicilia di cui sono innamorata, i suoi colori, gli intrecci barocchi mi hanno riportato alla mente i luoghi che amo di più.

La mia preferita è la nuova ricetta Birra Messina Cristalli di Sale, che ho assaggiato solo qualche giorno fa, ed è una birra diversa, una lager di puro malto 5 gradi alcol ed ha un sapore intenso, ma facile da bere, anche la sua immagine si ispira al Barocco siciliano di cui io mi sono innamorata nel sud, a Noto, le maioliche siciliane ed il veliero riportano alla mente l’idea del viaggio, di arrivi e partenze, perché la Sicilia è una terra di contaminazione e ispirazioni diverse. Negli anni mi sono innamorata della Sicilia, e ancora oggi, almeno una volta all’anno è il mio appuntamento fisso, il mio posto preferito è nel profondo sud, nella Sicilia barocca che ricordo sempre illuminata dal sole e con un mare azzurrissimo, i miei luoghi preferiti sono Noto e Marzamemi, che con la loro architettura barocca e i loro colori chiari e color sabbia mi facevano immaginare luoghi lontani, pur restando in Italia, il mio ‘rituale’ più bello era la colazione, ogni mattina granita al pistacchio e mandorla e brioche calda. Per me la Sicilia e la sicilitudine sono un po’ questo, sapori buoni, colori caldi, sabbia, oro e ricami barocchi.

Birra Messina Cristalli di Sale, mi ha riportato alla mente questi momenti di sicilitudine, il suo sapore particolare e gli intrecci barocchi mi hanno riportato alla mente i pomeriggi in Sicilia e averla a casa è un po’ come avere un pezzetto di Sicilia, ma non soltanto, mi ricorda quei pomeriggi d’estate, fra il profumo di mare e le chiacchiere con gli sconosciuti, mi fa sentire un po’ a casa, anche a Milano.

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